Ucraina, Lagarde pronta a finanziare il debito in cambio di riforme Entro venerdì, Christine Lagarde, direttore generale del Fondo monetario internazionale, avrà tutti gli elementi per decidere che ruolo giocare nella complessa partita ucraina, dopo il risultato del referendum secessionista in Crimea. La scorsa settimana, il primo ministro ucraino è stato ricevuto alla Casa Bianca. Ha ottenuto l’assicurazione che l’Amministrazione fornirà al suo governo aiuti finanziari diretti e indiretti. I primi andranno oltre il semplice miliardo di garanzie discusso dal Senato nei giorni scorsi che lo Studio ovale ha posto sul tavolo nel contesto di una missione esplorativa volta a saggiare le acque in territorio repubblicano. Domenico Lombardi 18 MAR 2014
Pennsylvania Avenue Draghi garantisce tempo a Renzi. S’avanza l’idea di una Bce “salva debito” per chi sa rigare dritto Lo spread a livelli bassi e i mercati finanziari stabilizzati in seguito all’introduzione del programma Omt della Banca centrale europea, la cornice è quella giusta affinché il nuovo governo Renzi si concentri sui problemi di medio termine – primo fra tutti la crescita – ma anche sulla riduzione del debito pubblico. Le due variabili sono strettamente collegate poiché una bassa crescita rende difficile la stabilizzazione del rapporto debito/pil, fondamentale per la solvibilità di un’economia. Domenico Lombardi 26 FEB 2014
Nuovi crucci al G20 I ministri e i governatori delle Banche centrali del G20 si riuniranno a Sydney per il primo vertice sotto la neo presidenza australiana la prossima settimana, dal 22 al 23 febbraio. L’agenda che l’Australia proporrà al meeting internazionale è la “trasposizione” in chiave intergovernativa delle priorità domestiche cui il governo conservatore, guidato da Tony Abbott, sta lavorando dallo scorso settembre. Domenico Lombardi 11 FEB 2014
L’asse mediterraneo in Europa è troppo debole per fronteggiare il problema dell’indebitamento crescente La crescente eterogeneità nelle dinamiche delle economie sotto stress dell’Eurozona acuisce la difficoltà di esprimere aggregazioni che salvaguardino i rispettivi interessi nazionali nei negoziati europei. Consideriamo il caso della Spagna. Nonostante gli ultimi dati pubblicati dall’Eurostat la scorsa settimana diano la disoccupazione a poco meno del 27 per cento – più del doppio della media dell’Eurozona – le agenzie di rating sono moderatamente positive sulle prospettive dell’economia iberica per la quale prevedono una ricaduta favorevole, nel medio periodo, delle riforme sinora attuate da Madrid. Domenico Lombardi 14 GEN 2014
Pennsylvania Avenue Stati e banche in allerta: nel 2014 il refrain sarà “default” Nel nuovo anno sarà il debito pubblico a richiamare l’attenzione delle autorità e degli analisti internazionali. Nell’ultimo scorcio dell’anno che si sta per chiudere sono infatti emersi alcuni elementi rilevanti, anche per l’Italia. Tra le economie sotto stress, la Grecia beneficia di un miglioramento del suo merito di credito sovrano con la decisione di Moody’s di sollevare l’economia ellenica dal rating di default tecnico (“C”), in seguito alla ristrutturazione volontaria del debito. Domenico Lombardi 01 GEN 2014
Il piano australiano per agganciare la ripresa asiatica col G20 Dall’altroieri, il testimone del G20 è passato all’Australia che lo terrà per i prossimi 12 mesi, sino al summit di Brisbane previsto per la metà del prossimo novembre. Dopo la scialba presidenza russa, sono considerevoli le attese su un paese che, in passato, ha fatto della partecipazione a questo nuovo foro mondiale una delle ancore della propria politica estera. Tali attese, tuttavia, rischiano di infrangersi per le molteplici difficoltà che la neo presidenza australiana dovrà fronteggiare a livello nazionale, regionale e mondiale. Domenico Lombardi 05 DIC 2013
Perché Obama ha scelto questo momento per bacchettare Berlino Inaugurato nel 1998, il 16esimo summit Unione europea-Cina si terrà a Pechino nei prossimi giorni. Come nelle attese, l’agenda, particolarmente fitta, copre la congiuntura economica mondiale, le prospettive di cooperazione in vari ambiti, anche ambientale, ma soprattutto il lancio dei negoziati per un trattato in materia di investimenti. Se finalizzato, il nuovo trattato rappresenterebbe il primo accordo negoziato da quando la materia è passata nel raggio di competenze della Ue con il Trattato di Lisbona nel 2009. Domenico Lombardi 19 NOV 2013
Fiaccato dai repubblicani, Obama adesso torna esitante anche sul G20 Rimandato di pochi mesi il nuovo confronto con la Camera bassa, in questi giorni la Casa Bianca tira le somme della battaglia congressuale che, se pure non ha portato la più grande economia del mondo a un passo dal baratro, ha segnato irreversibilmente il secondo mandato di Barack Obama. A meno di un anno dalla rielezione, appare ormai chiaro ai consiglieri di Pennsylvania Avenue che il nuovo mandato presidenziale consisterà nell’erigere un saldo anello di recinzione sulle riforme conseguite nel primo mandato, con l’obiettivo di consolidarle politicamente e assicurarne la piena attuazione entro la scadenza del secondo quadriennio. Domenico Lombardi 05 NOV 2013
Senza crescita le nostre banche resteranno sempre a rischio C’è uno scenario assai più complesso e potenzialmente ricco di conseguenze intorno al percorso per l’Unione bancaria, che va al di là della missiva riservata di Mario Draghi. Nella lettera, il presidente della Banca centrale europea esprime preoccupazioni in merito alla conversione forzata di alcune forme di raccolta in azioni per quelle banche la cui posizione patrimoniale non dovesse risultare adeguata in seguito alla due diligence che la Bce concluderà il prossimo anno. Domenico Lombardi 22 OTT 2013
Perché ora Obama nicchia anche sulla riforma del Fmi La fase più acuta della crisi alle spalle, i ministri delle Finanze e i governatori delle Banche centrali dei 188 paesi membri del Fondo monetario internazionale (Fmi) si ritroveranno per tre giorni, a cominciare da oggi, a Washington, per valutare le prospettive dell’economia mondiale per la quale il Fondo prevede un ulteriore contenimento del tasso di crescita al 2,9 per cento (lo 0,3 per cento in meno rispetto allo scorso aprile). Parteciperà anche il ministro dell’Economia italiano, Fabrizio Saccomanni. Nella riunione del comitato ministeriale del Fmi e in quella del G20, le delegazioni nazionali si concentreranno su tre questioni fondamentali e una “distrazione”. Domenico Lombardi 10 OTT 2013